lunedì 27 febbraio 2012

DIRITTI DI AUTORI

E immagini rubate

Insomma si parla tanto di dirtitto d'autore, di questi tempi, mentre  la rete sembra togliere peso al diritto d'autore, e al tempo stesso viviamo tempi in cui l'anbbiamo conquistato a fatica... e voglio presto parlarne anch'io (appoggiandomi a diverse opinioni).
Oggi però è un piccolo gioco, una cosa veloce rubata dalla strada e dal web.
Lasciatemi citare e linkare.
Ecco che cosa scopro tra i twittatori che seguo (lo trovate su un bel blog di politica, opinione e informazione nonleggerlo):
 Quesat sarebbe la cover padana per l'i-Phone, e pare vada a ruba... merito (ahimè) del povero Asetrix?
Fa otare dunque, sempre su twitter, Matteo Stefanelli: « posso solo aggiungere che i detentori dei diritti di Asterix potrebbero avere da ridire. Quasiquasi... [ghigno malvagio]».

Sì, occorre dirlo, basta far girare la voce, EREDI E DETENTORI dei diritti di Asterix , basta che ci leggano questi QUI ... siamo in rete e diamoci da fare!

Allora detto quello che dovevo segnalare, continuo a divertirmi.
Con quale diritto ci si impossessa di un'immagin eattribuendole valenze ideologiche non confermate, ma ttribuite arbitrariamente?
Nessun diritto.

E con che diritto si utilizza un'immagine a fini di lucro, sevbbene, magari, poco lucroso? Nessun diritto, se no quello, forse, del povero... Magliette da mercatino con i Peanuts o Superman, pittori da strada che vendono tele con Tex e Diabolik...
vietato, ma chi glie lo fa notare?

Poi arrivano immagini così, gessetti su marciapiede (Roma, davanti alla Feltrinelli di Galleria Colonna, febbraio 2012). E trovarsi Corto Maltese, con il Barone Rosso e il suo aereo, lì, per strada, è una grazia. Una dedica postuma, un ricordo, un omaggio.
Vuonl dire che un personaggio è ancora vivo, è ancora popolare e carico di significati.
Quali?
Attribuiteli voi.


e questo è il bello.

caffè

primavera al mattino http://caffeacolazione.tumblr.com/post/18181013476/ore-7-e-30-ormai-e-primavera-7-30-a-m-now-it-is

martedì 21 febbraio 2012

RECENSORI CERCASI: LE VIRTU' DEL VIRTUALE

Sono giorni che scrivo poco su questo blog. Troppi impegni.
La nascita di ComicOut, chiaramente, richiede partecipazione e riunioni... lavoro.
Da una parte sto di buon umore, mi pare che nascano cose nuove, che la grande depressione crei reazioni, non solo nel fumetto. Dall'altra non vedo grossi cambiamenti, è evidente, stiamo ancora e sempre più nella melma e intanto fatico.
La sensazione, su tutto, economia, industria, libri e fumetti, è che bisogna trovare nuovi modi di muoversi.
Uno di questi nuovi modi è internet.
L'altro giorno ho disegnato, per caffè a colazione, un'immagine che collega i vecchi frati amanuensi a chi oggi lavora al computer... siamo in celle e i libri o gli i-book sono finestra verso il mondo fuori.



La rete sta acquistando una sua forma. La vedo come un enorme mostro di Miyazaki, che si modifica e cresce e cambia pelle, cambia addirittura natura.
Internet è ormai soprattutto social network, ma anche tecnologia, rapidità, distanze accorciate.
Se per un autore è possibile lavorare in qualsiasi Paese "civile" (cioè fornito di una rete funzionante), questo significa che non solo l'autore può abitare dove gli pare, ma anche l'editore o datore di lavoro. Ancora poco, molto poco, molto lentamente, ogni editore potrà scegliere in un bacino autoriale gigantesco, e viceversa gli autori (se parleranno l'inglese) potranno offrirsi al mondo. Succede, ma non abbastanza rispetto alla potenzialità che cova.
Prodotti digitali poi si possono vendere in tutto il mondo (ma anche i cartacei o fisici volano veloci, acquistati da lontano).
Un esempio banale, sto collaborando per ComicOut con un giovane autore africano, che era apparso su Animals, non ho dovuto cercarlo di nuovo, ha visto lui, in tempo reale, la nascita di ComicOut.
E per COMICSweb, appena partito, abbiamo già il fumetto di una ragazza cinese.
Ok, devo imparare l'inglese, il francese e quel po' di spagnolo non mi bastano più.
Non so come e QUANDO lo farò.
Sì, per il momento la lingua è l'ostacolo maggiore, un libro deve essere tradotto, un fumetto pure (la musica no, fortunella), ma il grande ragno avanza.
Per ora il web è prima di tutto promozione. Non esattamente pubblicità, non solo recensione.
Quanti lettori, sui 50.000, 100.000 di una rivista leggono la recensione su di voi? 1/10? Siamo generosi e diciamo di sì. A quanti è interessata un poco? forse 1/10 di quel decimo. Ma tra quei 500 quanti hanno pensato che potevano leggerlo? forse la metà. Poi però si tratta di andare in libreria e trovarlo. se quella recensione porta 50 lettori è una buona media.
 (di più se la tiratura e più alta e se il libro coincide con la "cultura" di quei lettori o la recensione era convincente)
In rete c'è tanta fuffa, distinguere, trovare, fermarsi a leggere quello che si segnala con un cuoricino, un i-like, un twit, non accade spesso. Però. Però le recensioni girano, letta una si balza a un'altra, si clicca e sfogliano pagine del libro, magari si va sul sito e si compra subito.
 C'è chi cerca soci a modico prezzo, o donazioni per sistemare i conti:
immagine pro RAV


Facebook è più utile come tamtam per condurre ai blog, che per la vendita, fa community ma solo ora pare si venda direttamente su FB (novità del giorno), mentre twitter? Un'altra rete, informativa, ma gli editori ci sono quasi tutti, saranno seguiti solo però  se portano cultura e informazioni, oltre ai loro titoli, e vale lo stesso per gli autori (sono fiera oggi di twit, grazie allo Spazio Bianco)
Stanno capendolo gli editori e anche gli autori, che sempre più fanno lavoro gratuito per autopromuiversi, ma anche per comunicare con i lettori.
Gli editori intanto si inventano premi alle recensioni, scambi, link, concorsi, giochi... tutto purché CHIUNQUE recensisca un loro libro rimandando il lettore al sito dell'editore.
Ecco un esempio francese, in cui l'editore Dargaud spiega anche al blogger meno esperto come portare dalla recensione al sito della casa madre. Ma è solo uno dei tanti. In Italia Rizzoli Lizard ha subito cominciato a fare concorsi per la miglior recensione online (rivolgendosi a tutti i lettori), e altri hanno seguito (non solo nel settore fumetto).
I premi in rete sono quelli dei lettori (recenti i prize 211 di Comicus)
Chiunque, perché il recensore non ha più autorità conquistata ufficialmente, il recensore è quello di cui mi fido (cioè che ha i miei gusti). Lo confesso, a me succedeva per delle recensioni di film da vedere in TV, ma mi capita spesso (sebbene mi fidi di più di sensazioni personali, sbirciate veloci e cose del genere, tra cui titolo e copertina) di sentire più il parere di un amico che ha gusti in sintonia con i miei, piuttosto di quel che ne dice la stampa.
Ecco.
Boh, tutte queste parole per dire solo che oggi l'editore si promuove con ogni mezzo e con ogni blogger. La rivincita dei non "laureati", di chi non è ufficializzato. Forse la rivincita anche di chi riesce a diventare autorevole, per spocchia o per qualità.

Mi piacerebbe se nei commenti (se ce ne fossero) si segnalassero recensori affidabili (per il gusto personale) del web. grazie. per ora io mi fido di naso, copertina, titolo, una sfogliata veloce e qualche amico fidato.

venerdì 17 febbraio 2012

caffè e cook and comicbook

leggere cucinando
e cucinare leggendo

visto che in questi post sto leggendo il nuovo volume di racconti di Michele Mari, anche se non è un fumetto, per chi è a Romasabato 18 febbraio 2012, alle 18.00 alla Libri Necessari (IN TRASFERTA in Via Annia 58/60) Lorenzo Flabbi incontra Michele Mari presentando Fantasmagonia.
Conosco tutti e due ma non ce la farò ad esserci, ma consiglio di andarci numerosi, e il libro ha alcuni racconti che vale la pena non perdere. Di uno ne riparlerò :)

giovedì 9 febbraio 2012

APPUNTI

Solo per metter ordine...
Su Fumi e Fumetti posterò come sempre commenti, idee e notizie, ma... posterò anche i lik quasi quotidiani a caffè a colazione (il mio tumblr disegnato) e i post, più o meno settimanali) di Cook and (comic) book, dove il fumetto c'entra meno, i libri di sguincio e la cucina di più.
Così a livello personale qui potrete seguire tutto il mio delirare bloggettaro.

Mentre a lato avrete i link più "professionali", ANIMAls e ComicOut e i link che a ComicOut faranno capo: Scuola di Fumetto, A Scuoladifumetto online e ComicsWeb. Inoltre ricordate che ci sono anche su Face Book.
Per cominciare ecco il link di caffèacolazione del 9 febbraio: cercare di disegnare il silenzio.
Buonanotte.

mercoledì 8 febbraio 2012

DI FUMETTI CHE ESCONO FUORI...

È solo un annuncio, questo, un proclama detto da fuori scena.
È nata ComicOut , Associazione culturale e Onlus.
Lo so che le associazioni culturali destano subito sospetto... che farà? sarà un modo per pagare meno tasse? che traffici nasconde?

per una volta (ma mica è l'unica) mi piacerebbe che una cosa fosse quello che si dichiara. Nell'Italia sconnessa delle menzogne dire la verità.
E senza spocchia, la verità non esiste, lo sappiamo, l'abbiamo letto Pirandello al liceo, non ne esiste una sola, almeno...

In ogni caso questa associazione culturale si propone di promuovere il fumetto, che anche se più famoso, è ancora spesso mal capito.

Lo fa con cose che (ahaha) danno reddito, per mantenersi, ma anche per far bene (non DEL bene eh).
Corsi online, la rivista Scuola di Fumetto e qualche libro, per ora.
Ma altri sono i sogni nel cassetto. E vorrei (visto che sono il presidente di questa benedetta associazione) che anche altri partecipassero, diventando soci, ma soprattutto con idee, proposte, aiutando o appoggiandosi o tutte e due per fare cose belle: mostre, manifestazioni, pubblicazioni, feste... il fumetto è arte e anche comunicazione, è parola, immagine, cultura...
Guardate che cosa mi sono persa e ce l'avevo sotto il naso all'Auditorium (dove Francesco Coniglio e Luca Raffaelli hanno creato le bellissime Lezioni di fumetto...): QUESTO !

Accidenti!
Volevo vederlo. Mi ricorda (in grande stile e grandi mezzi) quello che opera nel teatro per ragazzi Michele Eynard , fu mio allievo alla Scuola del Fumetto di Milano, autore di fumetti e poi prevalentemente attore e teatrante...

L'Associazione ComicOut non farà balletti, ma perché non teatro, se questo è un modo di affrontare il fumetto con occhio diverso? Se può incontrare altro pubblico e latre arti?
Ecco. Non saremo una mezza-casa-editrice e mezza-scuola. Spazio aperto a idee.

Ma tornando a TEZUKA, che spettacolo bellissimo e che modo serio di affrontare un autore il suo fumetto e quello che c'è stratificato sotto.

sabato 4 febbraio 2012

di ALTAN e di PINGUINI...

Fra poco la neve che si è sciolta al sole gelerà, devo spicciarmi ad andare a casa... ecco perché il post è davvero mini, ma il senso è questo: fumetti e libri (illustrati e non) sono sempre una questione CIVILE.
Anche i più poetici.
La PIMPA di ALTAN lo è sempre stata, anche se fa parlare sole, stelline e coniglietti. Anche se il problema è la cioccolata calda o l'albero che ha freddo (mmm che temi, sarà la neve che mi fa emergere queste immagini?).
Non parliamo, ovviamente, delle vignette politiche di Altan, o dei suoi fumetti (dovremmo chiamarli graphic novel, di questi tempi...) su San Francesco o Sandokan.
Il fumetto è civile anche quando è per bambini. Anzi, di più.

Così ora Altan ha fatto un libro con    in cui un piccolo uovo "orfano" cerca una famiglia  ela trova in una coppia di pinguini maschi. La notizia qui .
Quasi nessun post che ne parla  ha mai fatto vedere una pagina del libro

Ma nessuno ha mai corretto il nome del povero FRANCESCO Tullio Altan, che in una prima notizia è stato battezzato Marco (nessun giornalista si è preso la briga di usare google per verificare il nome del papà della Pimpa, come veniva definito).
La notizia di roghi "emblematici" da parte di gruppi neo nazisti e della destra ha fatto infine poco scalpore e purtroppo poca pubblicità. Ma non sappiamo ancora se questo libro verrà letto negli asili.

E il fumetto civile come il libri civili, viene messo a tacere. Si sa, meglio dei roghi il silenzio.


E già che parliamo di politica e di coscienza vedete l'onestà di Staino qui.