domenica 28 agosto 2011

Gianni e l'ultimo terrestre

Gipi un po' alieno lo sembra, a volte, proprio perché così terrestre.
Monti credo anche di più, ma ci siamo sentiti solo via mail e avevo apprezzato da subito le sue storie su Canicola .
Due alieni assai terreni, questi autori di fumetto... mi viene in mente la copertina di Journal d'un album, libro di Dupuy e Berberian, mai uscito in Italia, in cui gli autori raccontavano la loro vita e i processi creativi mentre disegnavano l'album n.3 di Monsieur Jean (ecco le cose che sono nate solo grazie all'Association, ahimè defunata oggi, o divisa). I due autori, trasformati in due goffi alieni, dichiarano: "faccio l'autore di fumetti", lavoro alieno e fatto da noi alieni (alienati? forse no).


Non è di questo che parla il film di Gipi (né il libro di Monti, che raccoglie i racconti usciti su rivista, dove gli alieni servono a far brillare le nostre diversità, tra giovani spostati o incerti, prostitute e trans, lavoratori e disoccupati, tutti normali, tutti alieni, spersi e maniaci in sessualità senza certezze).
Gipi dice: Ho concentrato l’atmosfera maschilista delle storie in un unico protagonista, un uomo isolato che odia le donne perché, bambino, è stato abbandonato dalla madre. Mi sono basato su un disturbo che si chiama alessitimia, l’incapacità di nominare i sentimenti, viene dopo uno choc. Non riconosci i sentimenti: se t’innamori ti si squassa il cuore e non sai perché, t’inquieti e diventi più chiuso alla vita. 
Il manifesto che preannuncia l'uscita mi piace molto. È da un mese che gira per le strade di Roma, e mi rende già l'idea (una mia idea) del film. 
Ecco cosa ha dichiarato Gipi, tempo fa:
Dominico Procaci mi ha chiesto di scrivere un film. Non s’aspettava che arrivassi con il libro di un altro (Nessuno si farà male di Giacomo Monti N.d.R.). E’ un autore geniale, il libro è bello. E’ andato un passo più avanti di quanto avevo fatto io. Ha avuto intuizioni sull’Italia contemporanea perfette per essere messe in una storia. Io continuavo a finire sulle mie costanti autobiografiche … ora avevo voglia di lavorare più di tecnica, di scrittura: ho preso la storia di Giacomo e l’ho trasformata. C’è molta roba mia comunque, ma la chiave di racconto mi lascia il riparo dalla visione degli altri.


Gianni ha fatto tanti corti belli e sperimentali nella sua vita di fumettista giovine. Poi ha recitato i suoi telegiornali da un altro medioevo. Gli interessa raccontare, per immagini. Anche cinematografiche.
A me mancano i suoi fumetti. Mancano ai lettori. Ma dopo S. Gipi ha scritto e disegnato L.M.V.D.M. un grande sforzo, non più bella di S. ma più avanti. Dopo questo lavoro, e dopo essere stato tanto sulla scena occorre all'autore onesto prendere fiato.
Il film, grande occasione e vecchia passione è stato offerto nel momento giusto. Giusto per ritirarsi, per sfruttare bene il successo, e ritirarsi come autore che si è tanto aperto, a mostrare viscere e pensierini dentro la testa.
Trasformare quello che aveva la sua forma su carta, su sequenza immobili, silenziose, disegnate in film, non aveva senso. Me lo ha detto. E mi è parso di capire anche che si sentiva svuotato, aveva detto tanto, quasi troppo.
Questo apre molte questioni: perché ridurre un romanzo in film o fumetto, perché un fumetto in film?
Dunque anche perché i racconti di Monti?


Perché per Gipi sono stimolo, trampolino a un salto suo e una collaborazione (il cinema, al contrario del fumetto, nasce dalla collaborazione di tanti, è corale anche quando il regista fosse dispotico come Alfred Hitchkock) infatti Gianni lo ha dettoIl cinema è la mia nuova strada, mi piace lavorare in gruppo. Ho ricordi forti del set … 
Tutto qui. Per ora, a giorni uscirà a Venezia. Auguriamo successo, speriamo che sia bello e forte come i suoi fumetti, come dice Aldo Di Gennaro: Gipi è bravissimo, in fondo anche Fellini prima faceva fumetti, poi è diventato regista...
Ma io spero che i fumetti non li abbandoni del tutto, che una nuova storia ce la scriverà... intanto seguiamolo qua ... quando ci passa.

5 commenti:

  1. a gipi semper fidelis (anche se non so cosa voglia dire). ovunque sia/sarà. alle tue esatte parole vorrei però aggiungere l'auspicio parallelo: spero che il Fumetto non perda (nemmeno) un autore come giacomo monti. a meno che anche lui non decida di raccontare/rsi altrove. nel caso, ci saremo.

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  2. @silvialbi, ovviamente, anche Monti speriamo continui a scrivere e disegnare le sue storie , anzi, pensavo che magari potrà farlo di più :)

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  3. giusta osservazione :). brava.
    io cominci(er)ò a dare il mio contribut(in)o acquistando una copia del(la nuova versione del)libro (cfr. il sito di canicola).

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  4. Brava Silvia, e io intervisto Monti per ANIMAls! :) facciamolo parlare, che è bravo!

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  5. ottima notizia. fa il paio
    con quella dell'uscita del
    nuovo numero tra 23 giorni :).

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