mercoledì 24 agosto 2011

Po'st un po' triste e un po' straniero

È morto Jean Tabary pochi giorni fa.
Chi era? si chiederanno i miei piccoli lettori?
Noi vecchi lo sappiamo: era il disegnatore di Iznogoud, che voleva diventare Califfo al posto del Califfo. Califfo che era buono e tontissimo... eppure la faceva sempre franca.

Izogoud è stato, negli anni 60, uno dei primissimi personaggi cattivi che erano però simpaticissimi a"eroi" delle loro storie. lo leggevo mi sa sul «il Giornalino» giornale che leggevo saltuariamente e di cui ricordo solo il nostro perfido visir... ma Tiziano Sclavi lo fece riemergere dalla memoria pubblicandolo nella versione italiana di Pilote, cioè «Pilot» negli anni 80.
Detto questo per chi non lo conosceva ( e ringraziando il signor Corrierino, che colma tante lacune con le sue scansioni), rimando per un asciutto ricordo a un bel blog francese, quello di Totoche (che ha preso il nome proprio da un  personaggio di Tabary), che qui ricorda il suo maestro. Interessante il video .


E di questo mi piacerebbe parlare, perché qui Tabary parla di Goscinny, che era morto da pochissimo, amico e sceneggiatore di Iznogoud.
Deve continuare il personaggio alla morte dell'autore? Così a caldo Tabary non lo sa. Ma rimpiange le battute di Goscinny (devo recuperare una bellissima intervista della RAI anni 60 a Goscinny) e legge la striscia rimasta interrotta dalla sua morte. Un raggelante clown è incatenato... incatenato in eterno dalla morte del suo autore? Che cosa sarebbe successo era solo nella mente di Réné, che pensava le gag, le raccontava all'amico disegnatore e ne ridevano assieme... ma il personaggio sarebbe bello vivesse, al di là dell'autore, dice Tabary, che in effetti ha continuato le storie del visir, come Uderzo ha continuato Alterix... e sulle successive polemiche e sulle malinconie riguardo alle prime storie del piccolo gallo  mi sto zitta.
Ma mi piacerebbe sapere che en pensano gli autori italiani riguardo a una lunga vita dei loro personaggi... e credo che glielo chiederò presto.

P.S. Di Iznogoud esistono film, cartoni animati, games e suppongo vario gadgettume (non moltissimo) il che mi riporta al post del blog di RRobe Recchioni, in cui parla di gadget e sfruttamenti di personaggi di successo... e ha ragione, ma che dire allora di Calvin e Hobbes, fermatisi con l'autore in buona salute e senza gadget di nessuna forma se non illegale? la questione si fa complicata...
rinfrescatevi con la luna e il gatto ... e buona serata

8 commenti:

  1. una minima postilla goscinny(ca) (oh, my Gosc!). hai/avete visto 'le petit nicolas' di laurent tirard?

    RispondiElimina
  2. Oh my Gosc! :) no, il film no, com'era? i libri sì ^^

    RispondiElimina
  3. pari e patta, allora.
    anzi, patty.
    piperita, ovviamòn.
    io non ho letto i libri.
    ma il film è molto molto
    bellino. e con una frase
    di chiosa/chiusa memorabile
    (che non t'anticipo per
    non spoilerare).
    que viva FUMI (anche se
    spero che te non fumi)!

    RispondiElimina
  4. eee, ma i libri devi leggere... e io vedrò il film ;) ufff e mo' voglio sapere la frase...
    Fumo molto raramente e senza aspirare :)

    RispondiElimina
  5. 'ho capito che quello che volevo era far
    ridere gli altri'. tipo. anche se le cit. andrebbero fatte precise o non fatte.
    in fondo non toglie molto alla (buona) visione (che ti auguro). ma aggiunge tantissimo. specie se lo si pensa (lpn, dico) come un opera parecchio autobiografica (ma vado ad immaginazione). giuro che non appena ho finito tutti i libri transalpini che ho comprato nell'ultimo decennio mi fiondo sul piccino :).
    p.s.: brava! meno fumi più fumetti (per tutti).

    RispondiElimina
  6. Giusto due sere fa ho scansionato due nuove storie di Iznogoud... :-)

    RispondiElimina
  7. @corrierino, per fortuna ci sei tu! <3 :)

    RispondiElimina
  8. @silvialbi, le citazioni anche a orecchio possono conservare il loro senso, in questo caso veramente il cuore di Goscinny :) sìsìsì, leggi leggi le petit nicolas, e poi è illustrato da sempé

    RispondiElimina