È da giorni che penso a due temi che vorrei affrontare qua, meta-fumetto (due albi a confronto) e... Association, anzi, Menu. Menu fa pensare su temi importanti cattivi e buoni, gruppi e amicizie che finiscono, evoluzione del fumetto e di case editrici... Menu con le sue maglie a righe (giusto oggi ce l'ho anch'io una maglia a righe... c'è da dire che in Francia usa di più che qua...). Ma è tardi, devo tradurre dal francese, ne parlerò domani di Menu il folle e di Trondheim, David B...
Parlare di autori a cui voglio bene, a tutti, e che apprezzo tutti, e che però alcuni hanno più torto degli altri, o più ragione.
Dico che ne parlo domani e mi vien voglia di parlarne adesso, perché l'Association e tutti i suoi autori, è stato qualcosa di più che importante, di fondamentale nel fumetto europeo.
Allora mi fermo solo un attimo a premettere con una striscia dei Peanuts (chi altri può seminare tali stille di verità?... forse Calvin e Hobbes, forse Mafalda...) che esprime il succo della fine dell'Association. Poi certo, anche la crisi dell'editoria, la crisi e basta, che c'è anche in Francia, mica solo da noi, o in Grecia...
Siamo così.
Il mondo del fumetto non è esente dai mali dell'umanità. Meno evidenti e meno dannosi probabilmente che nel mondo della politica, questo sì.
Se l'Association è nata da un gruppo, la fine del gruppo nella sua unità, nella sua coesione, più che nella presenza attiva di tutti, segna la fine dell'Association.
Nasceranno nuove cose, ma abbiamo perso un poco d'amore nel fumetto. Peccato.
Domani la parola a Menu.
peraltro vorrei segnalarvi l'uscita di ANIMAls 25 e notizie annesse...
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