I protagonisti, gli eroi di questa storia sono degli autori di fumetto (già Stanislas aveva disegnato la vita di Hergè, dunque non ci stupiamo). 
Per la precisione ci sono: Jijé (uno dei grandi maestri del fumetto, se non sbaglio, anche di Moebius quando era Giraud, autore di Jerry Spring e di Tanguy e Laverdure), poi Franquin (Gaston Lagaffe, per dire solo 1 nome) e Morris (disegnatore di Lucky Lucke, su testi di Goscinny).
Nel '48 i 3 autori andarono in America, cercando di essere presi da Disney, Jijé con la famiglia appresso (moglie e figli piccoli).  
Jijé, è risaputo, tentò le vie dell'America anche perché impaurito da una possibile guerra nucleare. L'esperienza americana influenzò lo stile dei tre disegnatori, in particolare il suo, perché dopo quell'esperienza ritornò al segno realistico, abbandonando quello comico.
L'album è stato prepubblicato a puntate sul quotidiano belga «Le Soir». La tiratura prevista (aaah la France!) era di 35.000 esemplari.

Ma...
...i figli di Jijé vietano l'uscita, perché il loro padre sarebbe rappresentato, nell'opera come «un capo clan sovreccitato e grossolano». Anche la figlia di Franquin sarebbe rimasta scioccata dalla rappresentazione della figura paterna, ma non ha creato problemi legali.
Sembra che si prospetti una riedizione del libro riveduta e corretta e la distruzione delle copie incriminate. Perché? Legalmente la questione è discutibile: se questa è una versione romanzata (a fumetti o letteraria) quanto è impugnabile la versione dei figli? Sono solo i parenti stretti a decidere di cosa sia stato l'artista da vivo? Decisamente no. Ma come farebbe Dupuy senza poter pubblicare le opere dei 3 maestri defunti se gli eredi glielo negassero? 
(notizie qui e qui )
E però, eliminando questioni bieche e insulti o diffamazioni vere e proprie, quanto si può limitare l'uso della memoria. Quanto modificarlo?
qui su youTube 
Il figlio cattolico di un maomettano (o viceversa) potrebbe voler salvare l'anima paterna cambiandone la vera fede... pericoli in vista.


D'altra parte il rispetto per l'artista defunto vorrebbe che le sue volontà sulla sua opera venissero rispettate, anche quando ne volesse la distruzione per un folle ravvedimento o cambiamento di idee in fin di vita?
Sempre difficile accettare la verità e le scelte altrui, non ergersi a buoni giudici.
Ma davanti alla richiesta di Schulz, verso la fine dei suoi anni, che completò poco prima di morire la sua serie e decise che nessuno la proseguisse (come molto in uso negli States), così come nessuno gli aveva fatto da "negro" in vita, il rispetto mi pare facile ed evidente.


Quando Charles era ancora in vita si fecero i cartoni animati dei Peanuts, così come molto merchandising, ma è altro dal fumetto. Ora si pubblicheranno delle "storie lunghe" dei graphic novel (per rovinare del tutto questa parola), che non sono strip. 
Un azzeccagarbugli editoriale ha trovato la soluzione per evitare di seguire le volontà di un autore che ha seguito faticando ogni giorno sui fogli, la ricerca dell'autorialità.
Per denaro.


Ne parla Fabio Visintin qua . poi un altro amico ne parla qui .
Come se non bastassero le 100.000 edizioni delle tantissime strisce originali, gli orologi, le cartoline, le coperte, le tazze, i film...


Morituri (cioè tutti noi), mettetevi l'animo in pace, da morti faranno di noi quello che vogliono loro, i padroni, gli industriali, gli eredi e forse anche i fans e gli affezionati lettori. 
La memoria brucia  e trasforma le cose, il denaro accelera i cambiamenti.