Parlo di circa 15 anni fa. Anzi, di più. 1993, 1994... correvano quegli anni lì, che non lo sapevamo quanto erano veloci.
illustrazione di Roberto Luciani |
Eravamo un gruppetto a Milano, oltre a me, il Giorgio Pellizzari (noi due si faceva il Corriere dei Piccoli) e disegnatori come Patrizia Mandanici , Lorena Canottiere (che dedica a Roberto questo suo ça pousse ), Lorenzo Sartori , Fabio Visintin e alcuni altri...
Tra questi piovve dal cielo con le sue grazie fumettistiche che guardavano al fumetto in cui eravamo cresciuti e alla bande dessinée, Roberto Luciani.
Ci scrivemmo, lo facemmo subito lavorare e ci telefonammo molto, ricordo le lunghe telefonate che facevo con lui, ridendo, scherzando, condividendo passioni per un fumetto che allora era difficilissimo pubblicare. Più difficile di oggi.
Più difficile di oggi, lasciatemelo dire, che ho vissuto gli anni d'oro della fine dei 70 e e dei primi 80, ma in quel mezzo 90 lì era dura.
Le riviste avevano chiuso (a parte Blue e l'eterna Linus), pochi autori brillavano in un pantano dove gli editori di fumetti smettevano di editare fumetti e gli altri neanche ci provavano.
Roberto salì persino una volta a Milano, da Firenze. Fu amicizia e intesa.
Schivo, pigro, timido, fatalista o solo discreto, non aveva osato le vie della Francia (meno aperte allora di qualche anno dopo).
Pubblicò sul Corriere dei Piccoli, che esalava i suoi ultimi numeri, essendo passato alla Egmond Publisher, abbandonato dalla Rizzoli.
Giacomo Rosella era un direttore corretto e una persona simpatica, ma seguiva direttive che vigevano anche in Disney: la censura era grande (per intenderci il Giornalino delle Paoline era molto più "osé"). Non comparivano armi, e anche i bastoni erano visti male, persino nei fumetti Warner bros, i bicchieri non potevano essere colmi d'acqua, perché poteva sembrare grappa o gin, dunque solo aranciata, e così via, con un linguaggio che non sciacquava i panni in Arno, ma nelle regole più strette e scolastiche.
Roberto Luciani faceva questo fumetto che vi posto qua:
Fu censurato, corretto, limato varie volte. Un giorno ci disse: "Non ce la faccio più. Quando invento la storia e la disegno mi sento bloccato, mi auto censuro, poi ho paura, non riesco a pensare più".
Restammo amici. Poi il Corrierino passò ad altro editing (che noi facevamo da esterni, con tante proposte e poco potere) e poi chiuse definitivamente.
Roberto Luciani collaborava ormai in modo fisso e di grande responsabilità con la Giunti nella sua Firenze, libri illustrati, qualche breve fumettino ("Nati ieri", per es.), legati all'educazione e all'uso del latte o dei prodotti sani... o illustrava i romanzi della sorella, bravissima scrittrice, o si inventava altre cose.
Ma non fece mai più un vero e libero fumetto.
3 anni fa lo chiamai. Aveva l'influenza, quando gli parlai del progetto di ANIMAls si divertì, aveva voglia di raccontare a fumetti, aveva un'idea... ma poi il lavoro e forse la paura di restare deluso da questo mezzo meraviglioso, difficile, pieno di suggestioni e traditore lo fermò.
Scrisse per gioco i testi sui disegnini fatti sul bordo del foglio dalla bravissima amica e collega Lucia Mattioli . Li pubblicai.
Avevamo fatto altre cose insieme per gioco. Le posterò, eravamo Pierini Porcospini. Briganti, scherzosi, azzardosi. Il gioco gli si confaceva, era leggero e grave.
Lui ha fatto tante cose bellissime, magliette, video, libri, illustrazioni... Ma mi spiace che non abbia mai fatto il fumetto che voleva e aveva in cuore.
È stato sempre un grande autore, ma un autore discreto. Di quelli di cui è difficile trovare tracce su internet o sentir parlare, ma lo conoscevano bene gli esperti, gli amici, gli allievi.
Oggi non c'è più.
E il fumetto, in questi anni, ha dimostrato di non capire molto, dico l'ambiente fumetto, che pubblica spesso senza un criterio morale, ma chi urla, chi è lì, pronto a farsi schiavizzare senza aver nulla da dire, chi fa il bullo, e non chi stava ad aspettare che ci fosse lo spazio per sussurrare.
Non è un rimprovero all'Italia e agli editori, è solo con amarezza che penso che abbiamo perso qualcosa, già prima di aver perduto Roberto.
Senza mostrare qui tante illustrazioni dei suoi libri (ne parlai sul n.41 di Scuola di Fumetto ) vorrei solo condividere i suoi meravigliosi Babbi Natale che mandava per fare gli auguri.
So che gradirebbe che ridiamo con lui dei suoi personaggi, e che gli sarà spiaciuto, quest'anno, non fare un nuovo Babbo Natale. Auguri Roberto.
il © di tutte le immagini è Roberto Luciani |
Grazie a Laura Scarpa per questo bell'omaggio a Roberto Luciani!!!
RispondiEliminaquesto babbo natale mi piace un sacco! Grazie laura grazie luciani!
RispondiEliminaBrava Laura,angelo di Natale e di Capodanno, mamma di tutti i fumettari e gli illustratori bravi, schivi e nascosti.Grazie di questo tributo.
RispondiEliminala prima illustrazione è superstupenda.
RispondiEliminaGrazie anche da me
È Roberto che ringraziamo per tutto quello che ci ha dato, non solo di disegni.
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